Descrizione
Da Eugenio Montale a Virgilio, passando per Giovanni Pascoli, i fiori e gli arbusti della macchia mediterranea sono stati protagonisti di un affascinante viaggio letterario tra itinerari suggestivi. Intrisi di scorci descritti come mete esistenziali, questi paesaggi per i poeti rappresentavano un oggetto d’ispirazione per i profumi, la bellezza e la capacità di richiamare alla mente alcuni aspetti tipici della condizione umana, tra pienezza, libertà e solitudine.
Pungente, intensa e rivitalizzante, la fragranza si apre con un accordo persistente di mirto, pimento, ginepro, per poi avvolgere i sensi nell’abbraccio verde del galbano e nella dolce opulenza della mirra.