Oppio

Inebriante, speziato, caldo e legnoso, l’oppio è una nota olfattiva dal carattere visionario, che coinvolge i sensi con le sue sfumature suadenti. Abbinata alle altre note, dona corpo, persistenza e mistero alla composizione di una fragranza.

Il primo riferimento alla coltivazione e all'uso dell'oppio risale al 3.400 a.C., quando il papavero da oppio veniva coltivato nella bassa Mesopotamia. I Sumeri lo chiamavano Hul Gil, la "pianta della gioia”. L'oppio era noto agli antichi medici greci e romani come un potente analgesico, veniva infatti utilizzato anche per indurre il sonno e per dare sollievo all'intestino.

Le ricette mediche che includono l’oppio si moltiplicarono a partire dal XVI secolo; fu allora che il celebre medico e alchimista svizzero Paracelso ottenne per primo il laudano, una soluzione idroalcolica di oppio, le cui virtù erano indicate nelle patologie del sonno e in caso di dolori. Da quel momento in poi l’oppio assurse a fama di farmaco miracoloso, capace non solo di restituire la salute, ma di procurare un senso di profondo benessere.